Descrizione di articoli di abbigliamento

DOMANDA di Kelly

Potreste farmi una breve descrizione dei diversi capi di abbigliamento?
Ad esempio descrizione di un pantalone capri, di una camicia burberry, maglia a pipistrello, trench, pantalone a zampa d’elefante, zatteroni, manica a tre quarti, gonna a campana, gonna a portafoglio, ballerine, tacco a spillo, infradito, twin-set, lupetto, longuette, vestito/gonna tubino, scaldacuore, leggings, shorts, pescatore, pinocchietto, babydoll, brasiliana, tanga, perizoma, coulotte, panciera, top, taglier, cappello a pescatore, berretto. E poi potresti dirmi quali sono i capi più di moda per la stagione estiva 2012?
GRAZIE

RISPOSTA:

Ecco una rassegna dei capi che tu hai menzionato, con l’aggiunta di qualche simpatica curiosità, parere personale e consiglio per l’uso:

MAGLIE E CAMICIE:

camicia burberry: sono normalissime camicie ma che pagate un “botto di soldi” perché presentano il classico “quadrone”, che può coprire l’intero tessuto o limitarsi a polsini, colletto, abbottonatura. Fa molto british, ma attenti ai falsi: un modo per riconoscere un pezzo originale è assicurasi della presenza sull’etichetta interna (quella dove sono riportate le istruzioni per il lavaggio) di un ologramma di originalità, e dell’immancabile bottone di riserva.

maglia a pipistrello: la particolarità di questi capi è che le maniche sono ricavate estendendo in orizzontale la parte centrale della maglia. Queste maglie non sono più molto di moda e difficilmente si trovano ancora nei negozi. Giudizio personale: non valorizzano nessun tipo di figura ma rendono chiunque le indossi dei sacchi con la camicia di forza.

Top: in generale top è un qualsiasi indumento che copre la porzione superiore del corpo e non ha le maniche . Può essere intimo, di seta, a triangolo, a fascia, ecc…

twins set: i twins set, o “maglie gemelle” sono un capo costituito da due pezzi, un top, generalemente a maniche corte, maniche a giro o spalline, e un capo spalla tipo cardigan a maniche lunghe o tre quarti. I due pezzi sono generalmente realizzati nello stesso tessuto ma possono variare nel colore. La scelta di questo capo è ideale, a mio avviso, per presenziare a riunioni d’ufficio.

Lupetto: il lupetto è una maglia unisex con un collo alto e maniche lunghe, che termina circa 10 cm al di sotto del punto vita. Si tratta di un indumento piuttosto aderente, pratico e neutro che non può mancare in nessun armadio. A mio parere sono da preferire quelli realizzati in lana d’angora o cachmere, soprattutto se si preferiscono colorati, in quanto la colorazione di questi materiali  risulta più luminosa e rende il capo meno “dozzinale”.

PANTALONI

pantaloni a zampa: questi pantaloni sono i migliori amici delle donne “mediterranee”! Se avete le gambe tornite è l’indumento che vi starà meglio in assoluto! Questi pantaloni, da preferire in denim, sono caratterizzati dall’avere la parte superiore aderente e la parte inferiore, dal ginocchio in giù, svasata. L’effetto netto è uno slanciamento della figura, reso più accentuato se si indossano con dei tacchi e con top non troppo lunghi. È vero, non andavano più di moda, ma sono tornati!!!

pantaloni capri: pantaloni lunghi fino alla caviglia che lasciano scoperto il malleolo. Sono diventati un must nell’armadio di ogni donna grazie ad Audrey Hepburn, e infatti stanno decisamente meglio a ragazze dalla corporatura lunga e sottile come la sua. Sono invece da evitare se si hanno fianchi larghi e caviglie grosse.

Pinocchietto: sono ovviamente ispirati a Pinocchio e sono pantaloni al ginocchio.

Pescatore: questo tipo di pantaloni hanno una lunghezza intermedia tra quella dei capri e il pinocchietto terminano più o meno a metà del polpaccio.

Leggins: il retaggio più comodo e carino degli anni ottanta. Sono generalmente di cotone, aderenti come calze ma coprenti come pantaloni. La versione in denim è definita jeggins. Sono bellissimi e comodissimi ma vorrei ricordare che non sono veri e propri pantaloni per cui evitiamo di metterci su delle maglie che non coprono il sedere perché: a) si vedono le mutande che indossate e b)si vedono anche tutti gli inestetismi del vostro sederino che, anche se voi lo credete perfetto, quando si cammina vi assicuro che non lo è.

Shorts: gli shorts sono sostanzialmente pantaloncini corti. I più belli sono gli hot pants a vita alta, stile pin up anni ’50, per intenderci.

GONNE

gonna a campana: lo dice il nome, è ispirata alla forma delle campane per cui la vita è stretta e poi si allarga. È la classica gonna che se girate su voi stesse si allarga a ruota. Indossare questa gonna non è semplice perché sbagliando l’abbinamento si rischia di sembrare un’ottantenne. Credo che la cosa migliore sia ispirarsi allo stile rockabilly, ad esempio: camicia smanicata annodata in vita, capelli raccolti, sandali con la zeppa, occhialy rayban. Ovviamente bisogna avere una certa personalità per uscire così e non sembrare delle cretine, per cui attente.

gonna a portafoglio: il retaggio più brutto degli anni ’90 in fatto di moda. Queste gonne sono costituite da un unico pezzo di stoffa rettangolare che per mezzo di bottoni o laccetti si fa girare attorno alla vita, in maniera analoga alla chiusura dei portafogli. Indecente! è la cosa più brutta con cui coprirsi, meglio il pareo. Se ne avete buttatele!

Longuette: le longuette sono delle gonne che per definizione terminano almeno 5 cm al di sotto del ginocchio ma possono arrivare fino a metà polpaccio. È un capo difficile da indossare perché tende ad accorciare molto la figura, per cui bisogna evitare di indossarlo abbinato a top troppo lunghi ed è preferibile metterci sotto dei tacchi.

Tubino: il tubino è un abito senza maniche ed aderente, che lascia scoperto il ginocchio. La madre di questo evergreen della moda è Cocò Chanel, che ne ha fatto la punta di diamante delle sue collezioni e ci ha lasciato in eredità il capo di abbigliamento femminile per antonomasia, adatto ad ogni occasione. La sola parte inferiore di questo capo costituisce la gonna a tubino.

SCARPE

Ballerine: Calzatura bassa, molto femminile e adattabile a qualsiasi tipo di abbigliamento, comode e di classe. Nessuna donna può farne a meno. Non state a sentire chi dice che bisogna essere alte per indossarle, stanno bene a tutte.

tacco a spillo: che siano sandali, decoltè o spuntate, le scarpe con il tacco a spillo sono in assoluto le calzature più sexy. I tacchi in generale snelliscono e allungano la figura e donano un’ andatura più femminile. Tra l’altro, secondo alcuni studi sembra che camminare sui tacchi alleni i muscoli pelvici coinvolti nell’orgasmo. Motivo in più per indossarle sempre!

Infradito: gli infradito sono delle calzaure unisex costituite da due fasce che partono da un piolo posto tra l’alluce e il secondo dito e terminano ai lati della pianta.  Sono quindi calzature che lasciano il piede totalmente scoperto, da preferire per le giornate estive in spiaggia e in piscina. Tra le tipologie di infradito che ultimamente vanno per la maggiore sono quelle t-bar in cui dal piolo centrale parte una sola fascetta che si aggancia ad una cavigliera, questo li rende decisamente più indossabili, sdoganandoli dalla passaggiata sul lungomare e permettendo di indossarli in ogni occasione.

INTIMO

babydoll: indumento intimo femminile, simile ad una camicia da notte ma molto corto. In genere si trova in  coordinato a slip, wonderbra e reggicalze. Il nome di questo indumento deriva dall’omonimo film degli anni ’50, grazie al quale il babydoll si è ormai affermato nell’immaginario collettivo come un indumento sexy da indossare in occasioni speciali, come ad esempio la prima notte di nozze.

Brasiliana: altro indumento intimo femminile; si tratta di uno slip molto sgambato e simmetrico, ovvero la parte che va davanti e quella di dietro sono della stessa dimensione. Questo indumento viene spesso confuso con il perizoma a causa del fatto che una volta indossato parte della stoffa posteriore scompare tra le natiche formando un triangolo.

Tanga: questo slip è costituito da un triangolo posto sul davanti della figura e una sottile striscia di stoffa che va ad infilarsi tra le natiche. È in assoluto l’indumento intimo più mini, che non lascia davvero spazio all’immaginazione. La cosa tragica è che nei negozi si trovano sia per lei che per lui…

Perizoma: questo slip è simile al tanga con la differenza che la striscia posteriore è spessa almeno un paio di centrimetri.

Culotte: la culotte è una tipologia di slip, poco sgambato, la cui parte posteriore è realizzata in maniera rettangolare, per cui la parte inferiore delle natiche si intravede appena.

Panciera: indumento intimo che funge da slip ma il cui fine ultimo è quello di snellire pancia e fianchi  attraverso l’utilizzo di fasce elastiche. Per le donne è più spesso a body in quanto la compressione della pancia provoca un aumento del volume del seno e con l’uso di un body si riesce a sostenerlo meglio ed anche ad aggiustare ulteriormente le proporzioni della figura. A mio avviso è simile ad uno strumento di tortura ma utile in alcuni casi, come ad esempio indossare l’abitino dell’anno scorso ma abbiamo messo su 2kg e non ci sta proprio uguale. Ricordiamo però che non fa miracoli e non ci fa diventare taglia 40 se siamo una 44.

ABITO

Tailleur: il tailleur possiamo definirlo un abito di rappresentanza. Sia da uomo che da donna è un abito completo costituito da due pezzi, giacca e pantalone. Per le donne il pantalone può essere sostituito da una gonna o un abito a tubino.

COPRI CAPO

cappello pescatore: copricapo tipo degli amanti della pesca, solitamente è realizzato in cotone o canvas, ed è  caratterizzato da una tesa corta e morbida.

Berretto: nel gergo comune indichiamo con berretto qualsiasi copricapo, in realtà i berretti sono quelli tipici delle squadre di baseball americane, ovvero con la parte posteriore di tela e quella in avanti di cotone che si continua con una visiera lunga e rigida.

CAPPOTTI E ACCESSORI

Scaldacuore: lo scaldacuore è sostanzialmente un coprispalle, a maniche lunghe, che si annoda sul davanti per mezzo di due laccetti: il laccetto sinistro viene infilato in un foro sul lato destro della maglia, quindi gira sulla schiena e si rincontra con il laccetto destro, più corto, sul davanti, praticando un nodo sull parte sinistra del petto, appunto sul cuore. Inizialmente questo capo si vedeva solo nelle scuole di danza dove le ballerine lo indossano prima del riscaldamento e al termine della lezione ma è poi uscito da queste palestre e rappresenta un capo d’abbigliamento piuttosto diffuso.

Trench: il trench coat, letteralmente cappotto di trincea, è un soprabito impermeabile ispirato ai cappotti militari dell’esercito inglese. La sua forma più tipica è quello indossato da Sherlock Holmes, mentre la prima rivisitazione, sempre attuale, è quello che indossava Audrey Hepburn nel film “Sabrina”, che rappresenta un intramontabile della moda. In giro però si trovano tantissimi modelli di trench, alcune case lo hanno rivisitato in chiave romantica con balze e fiocchi togliendone l’aspetto, “austero”.

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E adesso la risposta alla fatidica domanda: quali sono i capi di moda per quest’estate? Se guardiamo un po’ di sfilate o leggiamo riviste ed articoli dedicati potremmo accorgerci che sono sempre gli stessi! I capi estivi si ripetono sempre nelle forme e nei colori e confrontando un articolo sulla moda mare 2012 e 2011 non ci accorgiamo delle differenze. Tuttavia è possibile carpire delle tendenze che per la stagione ss 2012 riguardano  i capi con stampe foulard dai colori molto accesi (soprattutto ne ho visti in versione pantalone alla cavallerizza con un effetto davvero “stiloso”), gli abiti asimmetrici che scoprono le gambe ma che hanno una coda che svolazza deliziosamente con il venticello estivo e per le scarpe niente mezze misure: o sandalo positano raso terra e a piede praticamente nudo, oppure tacchi vertiginosi e tomaia accollata che scopre solo qualche dita.

L’estate è anche la stagione di accessori, soprattutto bracciali grandi, grandissimi e tanti, tantissimi! Quest’anno sono proposti soprattutto rigidi e smaltati, per fortuna si sta abbandonando la fase sbrilluccicosa dei bracciali in swarovsky che padroneggiava negli anni precedenti.

Ad ogni modo ciò che non passa mai di moda è non seguire la moda: sperimentate nuovi abbinamenti, mescolate gli stili, create le vostre regole perché ciò che rende alla moda è mostrare la propria personalità.

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